


Nella natura vuota dei simboli appassiti è il nuovo album di Carlotta Sillano, in uscita a novembre per Incipit records/Egea, con la produzione di Taketo Gohara.
Contiene 10 canzoni sui temi della natura, della conoscenza e della memoria. Un chamber pop oscuro ed elegante, di matrice folk ma fortemente votato all’elettronica, si nutre di pianoforti, tastiere, synth, archi, organi e percussioni. Liriche complesse ma dirette descrivono un immaginario vivido e fuori dal tempo che si compone di spazi aperti (montagne sacre, laghi artificiali, giardini rinascimentali), simbolici (monumenti, icone, wunderkammer) e privati (gli oggetti, il ricordo e il pensiero)
L’avventura della conoscenza si incarna nell’immagine iper-contemporanea della poetessa cinquecentesca Moderata Fonte, i mondi mai contattati nell’alfabeto indecifrato Lineare A, il ricordo più tenero in una Wunderkammer personale, la nostalgia di passati vissuti o immaginati nelle Archeologie che intersecano il paesaggio e l’esperienza.
E ancora il rituale dell’assassino è descritto in prima persona nella murder song Monumento, un paesaggio di dighe artificiali genera un bacino di memoria nel synth pop di Arco-gravità, Furia iconoclasta é un divertissement che si interroga con ironia sulla cultura della cancellazione, La canzone dell’oblio é un racconto orchestrale e intimo sulla dimenticanza, in uno scenario nebbioso e umido di boschi e di sante.
Infine, é una Vanitas a ricordarci la labilitá della nostra presenza nel mondo, tra i campi delle estati caldissime, montagne dai fiumi impazziti e un’elettronica poderosa. Ma fino a che saremo qui, sarà Un desiderio nuovo a guidarci, come raccontato nella delicata traccia di chiusura.
Il disco é prodotto da Taketo Gohara (Vinicio Capossela, Mauro Pagani, Elisa, Verdena, ecc.) ed é stato registrato tra Islanda e Italia, con la produzione elettronica di Corgiat e la partecipazione di Alessandro “Asso” Stefana (organo Vox, chitarre), Paolo Pasqualin (percussioni), Cecilia Lasagno (arpa), Christopher Ghidoni (voci) e il quartetto Edodea arrangiato e diretto da Stefano Nanni.
Tutte le musiche e i testi sono di Carlotta Sillano (voce, pianoforte, tastiere, synth, chitarra).
BIO
Carlotta Sillano nasce a Vercelli nel 1990. Suona il pianoforte, la chitarra e gli strumenti a tastiera. La sua musica è stata descritta come la sintesi tra una certa complessità formale e un puro spirito pop. Costruisce un immaginario sfaccettato e personale che descrive paesaggi oscuri e rocciosi, attinge alla letteratura classica, alla mitologia, parla di amore e morte in modo tragico, ironico e divertito.
Ha pubblicato tre album di canzoni con il nome d’arte Carlot-ta:
Make me a picture of the sun (2011) è il suo album d’esordio, contiene 9 canzoni che utilizzano testi poetici di autori noti – Emily Dickinson, T.S. Eliot, Charles Baudelaire, William Blake. Ha ottenuto il Premio Ciampi per il miglior album d’esordio, il Premio MEI Supersound come miglior disco dell’anno ed è stato nominato nella cinquina delle Targhe Tenco come miglior opera prima.
Songs of mountain stream (2014) è un disco dedicato alle Alpi occidentali. Prodotto da Rob Ellis (PJ Harvey, Marianne Faithfull, Anna Calvi) è stato registrato tra Italia e Inghilterra. I field recordings raccolti nei boschi e nei paesi diventano substrato ritmico su cui sono costruiti bizzarri brani chamber folk che descrivono un’Arcadia personale, poetica e grottesca.
Murmure (2018) è un esperimento per organo a canne, voce e percussioni. Prodotto da Paul Evans (Bedroom community), registrato tra Italia, Svezia e Danimarca, nasce dall’utilizzo di un organo settecentesco e dalla volontà di esplorare la sua gamma timbrica nella scrittura di canzoni che si muovono tra synth pop e art folk. Alla pubblicazione del disco ha fatto seguito un tour che ha attraversato chiese, templi, auditori.
Nella natura vuota dei simboli appassiti (2024) è il quarto album in studio di Carlotta Sillano, il primo in lingua italiana.
Ha all’attivo centinaia di concerti e performance (Premio Tenco, Jazzmi, Torino Jazz Festival , Veneto jazz, MiTo, Auditorium Parco della musica, jz:rf, Festival dei due mondi, ecc). Le sue musiche sono state utilizzate per il cinema, per il teatro e per spot pubblicitari (Ford, 2012). Dal 2021 collabora con la compagnia teatrale italo-australiana Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre. Fa parte del collettivo multidisciplinare Ant mill, nato nell’ambito di Fondazione Pistoletto.
Parallelamente all’attività musicale, ha conseguito un dottorato di ricerca in Digital Humanities all’Università degli studi di Genova. Si occupa di progetti di ricerca connessi al tema del rapporto tra suoni e luoghi geografici. Dirige il festival di musica e narrazioni La notte del re di biss, a Civiasco, in Valsesia.
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